
Purtroppo è opinione di molti, pensare che la pesca a legering si una pesca statica e sostanzialmente poco tecnica, del tipo lanci un piombo con un finale e un amo magari grosso con innenescati quattro lombrichi e poi aspetti che prima o poi qualcosa succeda.
Beh spiacente di deludervi! il legering non è cosi’,con questa tecnica di pesca ,che comunque è una derivazione della classica pesca a fondo, ma evoluta insomma rivveduta e corretta tecnicamente e per nulla statica.
Tecnica che puo’ allo stato attuale, rivolgersi a qualsiasi specie di pesce (predatori compresi), in questo breve articoletto, descriveremo una battuta di pesca rivolta ad un pesce che della sospettosita’ è maestro, vale a dire il cavedano.
Utilizzeremo per ingannare questo astuto ciprinide della “attrezzatura leggera” considerando che l’ambiente dove cercheremo di ingannarlo è davvero di dimensioni ridotte.
Infatti il corso d’acqua da noi scelto è immerso in una fitta vegetazione, largo poco piu’ di una decina di metri, con una portata d’acqua medio lenta con una profondita’ che non supera il mt.1,70,regno di canne

il corso d’acqua da noi scelto è immerso in una fitta vegetazione, largo poco piu’ di una decina di metri, con una portata d’acqua medio lenta con una profondita’ che non supera il mt.1,70.
fisse e bolognesi, con grammature leggere con finale capillari e ami piccoli ,ma come dimostreremo bene si addice anche per la pesca a legering.
Questo è di fatto, ancora uno dei pochi regni rimasti in possesso a questo nostro pesce autoctono,che qui' condivide con ,barbi autoctoni (Barbus plebejus),ma ci sono anche quelli alloctoni il barbo d’oltralpe(Barbus barbus),scardole,carassi (ma pochi),carpe,vaironi.

Quindi come sopracitato,l’utilizzo di attrezzatura leggera in questi specifici frangenti è d’obbligo.
La staticita’ in questa tecnica, non’ è di casa, infatti una volta caricato il feeder (pasturatore) si lancia e subito dopo il calcio della canna va’ appoggiato sulla gamba e la mano anch’essa appoggiata sulla canna pronta a ferrare, le fulminee tocche dell’astuto ciprinide.

Canna bassa e appoggiata sulla gamba e mano sulla canna.
In pratica si deve stare attenti e veloci ,regola prima “rimanere attenti sul pezzo sempre!" in caso contrario le nostre esche saranno ridotte in poltiglia o come si di dice in gergo “scamiciate”, lasciandovi con un palmo di naso,in pratica il nostro vettino è come se fosse ( e in pratica lo è) un galleggiante,infatti appena vibra si deve "morbidamente" ferrare.
Pertanto per questa battuta di pesca, sia io che il mio socio Daniele,(alias il prof. Binco),utilizzeremo canne da 12’ (mt.3,60) con caratteristiche tecniche di elevata sensibilita’,è di spiccata velocita’sulla ferrata,con una azione di pesca progressiva,in modo che ci aiuti nella fase di combattimento con il pesce ,dove la canna deve attutire nel limite del possibile le sfuriate del pesce, preservando quindi i nostri esili finali da rotture.

Utilizzando canne cosi' sottili e leggere ,Il mulinello sara’ di corpo ridotto un 3000 dotato di una buona frizione micrometrica,che ci aiutera’ nella fase di combattimento con il pesce ,in bobina come madre lenza.per una maggiore sensibilta' eriduzione di attrito,metteremo del nylon affondante di mm.0,18

Riassumendo serve una canna sensibile veloce, progressiva e un mulinello con una buona frizione,doti fondamentali per questa pesca rivolta al sospettoso cavedano.
Tengo a precisare che questo è un consiglio che noi diamo e non è sicuramente un obbligo, ovviamente ognuno poi fa’un po’ come gli pare, utilizzando l'attrezzatura che gli pare e magari prendere dei pesci ugualmente,quindi vi domanderete dove sta’ la differenza?
La differenza sta’ che se si utilizza una attrezzatura “sui generis” la probabilita’ di cattura si abbassera’ in modo preponderante e conseguentemente anche il divertimento diminuisce.

il prof.binco alle prese con un cavedano
In pratica l’utilizzo di una attrezzatura consona e performante alla tipologia di pesca che si sta’ per affrontare,puo’ trasformare delle normali e semplici giornate di pesca a grandi e memorabili giornata di pesca.
Montature se l’obbiettivo è il cavedano in ambiente piccolo in fondali relativamente bassi si devono gioco forza utilizzare finali fini e ami piccoli e zavorre (pasturatori piccoli e leggeri)

Faremo due tipi di montatura utilizzando un cage feeder (pasturatore aperto) di gr.15
La prima montatura sara’ costruita su uno uno spezzone di power gum (filo elastico) che servira’ ad ammortizzare ulteriormente le difese del pesce in fase di combattimento dove sara’ montato un finale del mm.0,10 su un amo n. 22

prima montatura su power gum
La seconda montatura sara’ un helicopter rig di mm. 0,12 su un amo n.20

seconda montatura helicopter rig
Innescheremo sull'amo uno o due bigattini (testa coda) o due caster ,o un bigattino e un caster,mentre nel cage feeder metteremo un mix di bigattini e pastura crisalide formaggio.

I risultati sono stati straordinari, i nostri vettini hanno cominciato a flettersi al mattino e non si sono piu’ fermati……il nostro obbiettivo erano i cavedani e cosi’ è stato,davvero tanti con una media di peso di gr. 400 fino ad arrivare al kg.

sono inoltre venuti a varci visita barbi,scardole,e alcuni alloctoni carassi,


ma ripeto i cavedani hanno fatto da padrone.