Una Calata.............. di Carpe di Raffaele Mapelli

Eccoci qua, ormai l’estate è alle porte e le temperature cominciano a essere elevate e le carpe nei laghetti cominciano a farsi vedere in superficie, è il momento giusto per la pesca in calata.

Oggi io,Simone, Davide e Luca decidiamo per una battuta di pesci in un laghetto vicino casa, popolato da carpe veramente grossi

Il nostro approccio consisterà nella pesca a galla con una gabbietta galleggiante chiamata choppers, oppure in calata con un method spiombato, in modo che questo una volta toccata l’acqua raggiunga il fondo molto lentamente, in modo appunto che le carpa si nutra del nostro innesco in calata.

La pastura che andremo a utilizzare dovrà essere perfetta, che quando tocca l’acqua essa esploda all’impatto, ma nello stesso tempo deve essere resistente per stare sul method e resistere al lancio per far si che la carpa si nutri appunto a galla, se le cose verranno effettuate nel modo corretto, state pur certi che le mangiate, appena il nostro pasturatore avrà toccato l’acqua arriveranno o immediatamente o prima che il pasturatore raggiunga il fondo.

Preparato il tutto ci posizioniamo abbastanza vicini senza crearci disturbo nell’azione di pesca e prepariamo una pastura abbastanza simile, questo per far si di non disperdere troppo il pesce, ma di concentrarlo tutto nella nostra zona, sperando che la pastura risulti di loro gradimento.

L’esca principale sarà il trenino di mais 4 chicchi, per evitare i molti carassi presenti, anche se i piu grossi arrivano comunque sull’esca.

Io e Luca decidiamo per una specialist da 12 piedi vista la mole dei pesci presenti, mentre Davide e Simone utilizzano due 12 piedi da ledgering ma molto cattive che non temono il confronto con i nostri avversari.

L’inizio di pesca è confortante perché una volta che la nostra pastura tocca l’acqua i nostri vettini cominciano a vibrare, segno che i carassi sono sulla palla di pastura e quindi, il nostro mix è di loro gradimento.

Dopo un paio di lanci la mia canna questa volta si piega in modo deciso,ferro e la fuga è di quelle che ci piacciono, veloce e rabbiosa.
Dopo aver recuperato la prima carpa, la mattinata comincia a farsi interessante una mangiata via l’altra un vero delirio, con carpe di pezzatura interessante in completa frenesia alimentare sulle nostre esche e pasture.

Intanto arriva anche Fabio,a farci visita, pur essendo un’amante della pesca alla passata,è comunque molto interessato a questo tipo di tecnica anche perche le catture sono molto come dire “consistenti”.
Visto il suo interessamanto gli chiedo se vuole provare prendere una carpa, all’inizio è un po’ titubante, ma alla fine lo convinco e quando l’ennesima carpa aggredisce l’esca , sembra un bambino con il giocattolo nuovo…….. , che si sia convertito al feeder pure lui?

Nel pomeriggio le catture calano vistosamente per qualche ora, fino a che non decido dicercare i pesci un po’ piu’ in fuori , la palla di pastura,e purtroppo nessun segno, ma proprio mentre stava raggiungendo il fondo il filo parte deciso, ferro e questa volta la reazione è piu potente del

solito, forse anche complice la stanchezza della giornata che si fa sentire,a il pesce sembra veramente grosso, decido di pompare a due mani sulla canna,ma il pesce sembra non alzarsi dal fondo e dopo mezzora di tira e mollaecco che una bellissima regina over kg.10 ci fa concludere questa giornta, come sempre passata in allegria ma soprattutto con 3 grandi amici.