Dal latino thymum = timo, pianta erbacea aromatica il cui profumo ricorda quello delle carni di questo pesce.
Non tollera acque inquinate e con temperatura superiore a circa 18 °C. Di tendenza gregaria, forma branchi composti anche da molti individui. A differenza delle trote, i temoli non hanno tendenza a nascondersi in anfratti del fondo o tra la vegetazione di sponda ma si spostano nei tratti aperti o si trattengono in vicinanza di ostacoli sommersi, seguendo il flusso della corrente che trasporta gli insetti di cui si nutrono.
Le popolazioni stanno subendo un calo generalizzato a causa dell'azione effettuata dall'uomo sull'habitat. La specie è molto sensibile a fenomeni d'inquinamento, in particolare chimico e quello causato dal dilavamento di pesticidi e concimi usati in agricoltura.
Le maggiori cause di rarefazione del temolo sono però rappresentate dalle modificazioni effettuate sull'alveo dei corsi d'acqua, in particolare risulta particolarmente grave la costruzione di dighe ed altri sbarramenti, sprovvisti delle scale di risalita, che interrompono la continuità fluviale frammentando le popolazioni ed impedendo ai riproduttori di raggiungere le zone di frega.
Oltre le modificazioni ambientali fisiche, anche le alterazioni conseguenti alle immissioni di specie alloctone e ripopolamenti incauti, predazioni di pesci ittiofagi alloctoni e uccelli ittiofagi, hanno danneggiato la consistenza numerica delle popolazioni di temolo, fino a causarne anche in alcune zone la sua totale estinzione.
Si ciba principalmente di micro e macroinvertebrati bentonici ed insetti, piccoli crostacei, gasteropodi e oligocheti. Gli individui più grandi tendono a predare anche avannotti e piccoli pesci bentonici.
La frega avviene generalmente in primavera, da marzo a maggio, il periodo viene comunque condizionato dalle condizioni ambientali e dalla temperatura dellʼacqua. La deposizione ha luogo in acque di scarsa profondità, correnti, ben ossigenate, con substrato misto a ghiaia, piccoli ciottoli e sabbia.
Si tratta di pesci di taglia media, la taglia massima segnalata è di 60 cm. età massima riportata: 14 anni.
Molte zone del Parco Adda Nord con divieto temporaneo di pesca o no kill sono rivolte a protezione della specie endemica,purtroppo la sua presenza sempre è piu' rarefatta.
La specie è protetta da leggi comunitarie e nazionali che istituiscono misure minime e periodi di divieto. Il temolo è incluso nella Lista Rossa IUCN (International Union for Conservation of Nature and Natural Resources) come specie a basso rischio.
All’interno del Parco Adda Nord Il temolo pinna blu ( specie endemica)è quasi estinto mentre la specie alloctona "pinna rossa"(europa centrale ed rientale)sopravivve in microcolonie nei tratti di Adda con acque fresche, con correnti moderate , ben ossigenate, con substrato misto a pietra, sabbia e ghiaia tanto che l'area fluviale corrispondente al suo habitat viene definita "zona del temolo".