Si tratta di una specie limnofila obbligata e termofila, diffusa in acque a corso medio lente con substrato prevalentemente fangoso, ricche di vegetazione sommersa e di sponda. Non sopravvive in acque che si mantengano a temperature inferiori a 12 - 15 °C per la maggior parte dell'anno.
Grazie ad un’elevata tolleranza a bassi livelli di ossigeno disciolto e ad una relativa capacità di sopravvivere in acque moderatamente inquinate o leggermente salmastre, la sua presenza cala sensibilmente solo in quei bacini dove entra in competizione alimentare o viene predata da specie ittiche ittiofaghe.
Di indole stanziale e gregaria forma branchi numerosi composti da esemplari di varia taglia ed età. Resta generalmente attiva anche in inverno mentre la ricerca del cibo rallenta fi no a fermarsi completamente soltanto se la temperatura dell'acqua raggiunge valori prossimi ai 4°C.
Specie onnivora, prevalentemente fitofaga,la dieta degli adulti si basa prevalentemente su sostanze vegetali, come alghe filamentose e macrofite acquatiche.
La frega si svolge da aprile a luglio, con temperatura dell'acqua non inferiore a 15°C, anticipata o posticipata secondo le condizioni climatiche annuali.
I riproduttori si radunano in branchi numerosi e la deposizione si svolge con modalità collettiva in acque poco profonde, ricche di vegetazione sommersa come canneti o aree di esondazione dove l'acqua ha coperto prati e pascoli.
La fecondità è relativamente elevata: le femmine più grandi possono produrre fino a 100.000 piccole uova rossastre, adesive (nastri ovarici) e del diametro di circa 1 - 1.5 mm
Dopo la fecondazione le uova aderiscono al substrato fino alla schiusa.
Specie di taglia medio piccola, in media gli esemplari misurano dai 15 ai 25 cm e pesano da 200 a 300 g. La taglia massima è di circa 40 cm e circa 1 - 2 Kg di peso.
La scardola è ancora ben presente in folte colonie in alcuni tratti del parco, in particolare quelli adiacenti ai centri abitati dove i cormorani sono relativamente disincentivati a predare, in altre zone isolate la specie è gravemente in pericolo in quanto in modo massiccio è predata da essi.