Ciprinide tipicamente reofilo, il gobione vive in acque correnti, fresche e limpide, a fondo ghiaioso o sabbioso. Ama le acque limpide e non troppo fredde, meglio se con vegetazione subacquea.
La specie è gregaria, a volte forma gruppi costituiti da numerosi individui ma, generalmente, gli individui tendono a distribuirsi uniformemente sul fondale del corso d'acqua. Si trova spesso associato al barbo, all'alborella, al cavedano e alla lasca (ormai assente in Adda); in estate i branchi si trattengono in acque basse o poco profonde, mentre in inverno si portano a profondità maggiori.
Il periodo riproduttivo si verifica, in genere, da aprile a giugno, ma non sono rari casi in cui avviene con un mese di ritardo o di anticipo. Il gobione è un pesce che vive in branchi; nel periodo della riproduzione tali branchi si fanno via via più numerosi e si portano nelle arene di frega,contrariamente a quanto avviene di solito, un solo maschio può fecondare più uova di diverse femmine. La schiusa richiede 7-8 giorni a temperatura di 17°C.
L'età massima varia da 4 a 5 anni a seconda delle popolazioni. La lunghezza massima tocca i 20 cm (media di 15-16 cm).
Date le sue piccole dimensioni e abitudini di vita il gobione è una specie che tende a sfuggire all'attenzione e alla cattura, pertanto la consistenza dei suoi popolamenti può essere talora notevolmente sottostimata.
Nel parco la specie è messa in pericolo dalla costruzione di sbarramenti artificiali invalicabili e da alterazioni della qualità dell'acqua. Il gobione, quasi estinto, attualmente è ricomparso in piccole colonie dislocate a macchia di leopardo nei territori del Parco.
Il gobione è una specie sensibile sia all'inquinamento e all'alterazione dei fondali (escavazioni); è per questo considerato un valido bioindicatore poiché la sua presenza indica generalmente condizioni ambientali inalterate.