In Italia si tende a confondere il Barbus barbus con il Barbus plebejus e a denominare entrambe le specie col nome generico di “barbo”.
Inoltre molti pescatori erroneamente lo classificano come “barbo portoghese”.
Vive nei fiumi a grande e media portata con acque limpide e corrente veloce (zona del barbo), specie gregaria e bentonica legata a substrati duri, misti a ghiaie grossolane, pietre e sabbia. Forma branchi più o meno numerosi costituiti da esemplari di varia taglia ed età a cui spesso si associano altri ciprinidi.
Di tendenze moderatamente fotofobe, B. barbus ha una bassa tolleranza per acque molto fredde,gli esemplari di questa specie trascorrono i mesi più rigidi in stato latente, riuniti in gruppi che si raccolgono nei tratti più profondi dei fiumi, nelle buche che si aprono nelle rive o sotto massi, ecc.
Durante il periodo di riproduzione, gli adulti si riuniscono in grandi branchi che compiono migrazioni anche per distanze considerevoli al fine di raggiungere luoghi adatti alla frega.
La dieta si compone principalmente di invertebrati, come insetti e loro larve, vermi, molluschi e crostacei. In misura minore viengono assunti detriti organici, vegetali, uova ed avannotti di pesce.
Le femmine presentano un accrescimento leggermente superiore a quello dei maschi.
Gli esemplari di maggiori dimensioni possono raggiungere il metro di lunghezza per 6 kg di peso con un'età massima di 15 anni.
Gli adulti di taglia maggiore hanno abitudini notevolmente aggressive e tendono a diventare ittiofagi predando attivamente piccoli pesci bentonici come ghiozzi, cobiti e scazzoni.
La frega ha luogo da maggio a luglio, quando la temperatura dell'acqua raggiunge i 15°C, le femmine vengono singolarmente corteggiate da gruppi di maschi e depongono a più riprese, con intervalli di circa 10 - 15 giorni in una stessa stagione.
La deposizione ha luogo su fondali ghiaiosi, in zone di bassa profondità, in acque molto ossigenate a corrente sostenuta.
Ogni femmina depone da 3.000 a 6.000 uova di colore giallastro, dal diametro di circa 2 mm e provviste di filamenti adesivi (nastri ovarici), la durata dello sviluppo embrionale è relativamente breve e richiede da 10 a 15 giorni.
A seconda della popolazione la maturità sessuale viene raggiunta dai maschi tra il secondo ed il quinto anno di vita, mentre le femmine maturano circa uno o due anni più tardi.
Dimensione massima segnalata (ma non documentata) nel tratto alto Adda è di 95 cm per un peso 6 kg. La durata della vita di B. barbus è stimata di poco superiore ai 15 anni.
Il Barbus barbus può essere minacciato da alterazioni antropiche di vario genere tra cui predomina l'inquinamento e la regimazione dei corsi d'acqua, è predato da cormorani e siluri.
Specie in progressivo aumento nel Parco Adda Nord il B. barbus è stato spesso introdotto (illegalmente o incoscientemente) in aree estranee alla sua distribuzione naturale, spesso determinando il declino o la scomparsa di specie ittiche autoctone quali Barbus plebejus, temolo e marmorata.
Nelle zone dove la specie è autoctona è protetta. Nella Lista Rossa IUCN (International Union for Conservation of Nature and Natural Resources) la specie è classificata a preoccupazione minima (LC, Least Concern).
All'interno del Parco Adda Nord è considerata specie alloctona pericolosa.