Descrizione:
Corpo allungato, a sezione ellittica compressa, con altezza massima circa uguale alla lunghezza della testa.
Si distingue dal altre specie del genere Alosa per il profilo dorsale quasi diritto e per la mancanza di denti sulle ossa palatine.
Squame cicloidi relativamente grandi e lassamente inserite nel derma.
Colorazione del dorso blu verdastro, fianchi e ventre argentei. Nella zona di transizione tra il colore scuro del dorso ed i fianchi si contano fino a 12 macchie scure circolari, di dimensioni decrescenti in senso anteroposteriore.
Habitat e abitudini:
Specie lacustre, pelagica e gregaria. Forma branchi numerosi, spesso associati a coregoni ed alborelle. Vengono compiute migrazioni sia verticali che orizzontali.
Fuori dalla stagione di frega, i branchi si mantengono in acque pelagiche, variando la propria distribuzione verticale a seconda del momento stagionale e delle conseguenti condizioni termiche (dalla superficie sino ad alcune decine di metri di profondità).
Si sposta in prossimità delle coste in inverno e durante il periodo della riproduzione.
Alimentazione:
Dieta prevalentemente zooplancton, gli esemplari di maggiori dimensioni possono predare anche avannotti e piccoli pesci, la cattura del plancton è facilitata dalla presenza di numerosissimi filamenti cornei o branchiospine sugli archi branchiali.
Riproduzione
La maturità sessuale viene raggiunta dai maschi tra i 2 ed i 3 anni di età e dalle femmine a circa 3 - 4 anni.
La riproduzione ha luogo dalla fine di maggio ad agosto, quando la temperatura raggiunge valori compressi tra i 15 ed i 16 °C.
La frega è notturna e si svolge in ambiente litorale,molti branchi si riproducono anche nel primo tratto del fiume Adda appena dopo Lecco.
In media ogni femmina depone da 15.000 a 20.000 uova di colore biancastro.
Accrescimento
La velocità della crescita individuale varia notevolmente da lago a lago.
Mediamente la lunghezza totale può giungere fino a poco più di 30 cm e il peso può superare 300 g, con lunghezze totali medie stimate sono rispettivamente di 13 cm al termine del primo anno, 22,5 al secondo, 25,6 al terzo e 27,3 al quarto.
Sembra che la variazione nello sviluppo sia in relazione con le variazioni intervenute nell'ambiente, determinate soprattutto da un aumento delle condizioni trofiche.